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Uno degli aspetti rilevanti della Grande Guerra fu il sistematico impiego della propaganda e della censura da parte di tutte le autorità civili, militari e perfino religiose di ogni nazione belligerante, per giustificare di fronte all'opinione pubblica e rendere accettabili ai combattenti scelte di ordine politico, economico, sociale e militare.

 

Propaganda e censura furono istituzionalizzate quasi ovunque, creando appositi uffici dedicati al controllo delle informazioni circolanti e alla creazione di nuove secondo gli schemi prefissati dai governi e dagli Stati Maggiori.In Italia l'attività di propaganda a favore dell'intervento e poi della guerra si diffuse pervasivamente, attraverso la costituzione capillare - presto controllata mediante decreti del ministero degli Interni, della Guerra e con circolari prefettizie - di innumerevoli Comitati nazionali e locali.

 

Soprattutto nei primi mesi fu fervida in ogni luogo la preparazione di concerti, recite, giochi di società, feste corredate da cortei, palchi o discorsi pubblici. I filmati ripercorrono la storia di tutto un repertorio, iconografico e stereotipico, che la guerra contribuì a formare e favorire nel tempo.

 

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