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Dopo la forzosa abdicazione di Nicola II il 15 marzo 1917, la situazione in Russia precipitò il 7 novembre quando dopo poco le 22:00 l'incrociatore Aurora, alla fonda nella Neva, annunciò che avrebbe fatto fuoco sul palazzo d'Inverno: alle 01:00 il palazzo era stato occupato dai bolscevichi e il loro leader Lenin fu eletto presidente del consiglio dei commissari del popolo; in dicembre conclusero l'armistizio con la Germania.

Quasi un epilogo di una storia molto più lunga e complessa, raccontata dai filmati che seguono. Nel 1914 lo scoppio della guerra portò una crisi profonda nel socialismo europeo, impostosi come nuova e vigorosa forza storica. Contrariamente alle convinzioni riguardanti la solidarietà internazionale del proletariato, le classi operaie dei vari belligeranti si affannarono ad andare in guerra l'una contro l'altra. I partiti socialisti di Germania, Francia e Gran Bretagna vi vennero trascinati nonostante molte voci di dissenso che fin dal principio avevano messo in allarme dalle conseguenze di un conflitto. Lenin, in esilio in Svizzera, aveva incitato alla rivoluzione in tutte le nazioni belligeranti, come unico modo per porre fine alla guerra. Venne inizialmente ignorato, ma nel 1917 la stanchezza per la guerra portò a scissioni in diversi partiti socialisti, soprattutto tra i social-democratici tedeschi. Vicende difficili e sofferte, ma decisive nelle loro conseguenze successive.

 

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